Concerto in occasione del 60° Anniversario dalla morte di Licinio Refice

Sono decorsi 60 anni dall’11 settembre 1954 quando l’Italia ed il mondo persero Licinio Refice, uno dei protagonisti assoluti della scena musicale internazionale della prima metà del Novecento. Persero ma non per sempre: la musica di Refice continua a ‘vivere’ attraverso acclamate rappresentazioni nella più importanti capitali mondiali, soprattutto in America Latina dove il Nostro intensificò l’attività compositiva e la promozione della sua mirabile Arte. Nato a Patrica il 12 febbraio 1883, Refice ebbe i primi rudimenti musicali nella Chiesa dei Missionari del Preziosissimo Sangue del centro lepino, completando la sua formazione nei seminari vescovili di Ferentino ed Anagni. Si dedicò appieno agli studi musicali dopo l’ordinazione sacerdotale, nel 1905, ricoprendo incarichi di prestigio come l’insegnamento nell’Istituto Pontificio di Musica Sacra e Maestro della Cappella Musicale Liberiana presso la Basilica di S.Maria Maggiore in Roma. Notevole è stata la produzione di Refice, soprattutto in riferimento a composizioni di estrazione liturgica tra cui 40 Messe, Salmi, Mottetti, Chananaea, Stabat Mater, Il Trittico Francescano, La Samaritana, ma anche lavori teatrali quali Cecilia e Margherita da Cortona.

Le Liriche da Camera di Refice, che rappresentano invece un settore numericamente rilevante della produzione del Maestro, sono costituite da brani consapevolmente destinati a restare inediti composti, nella maggior parte dei casi, nella sua casa natìa, con sullo sfondo la Conca di Smeraldo di Patrica.

Le oltre cento liriche complessivamente composte, sia sacre che profane, quest’ultime soprattutto su testi di Emidio Mucci (1888-1977), erano state, insieme ai Mottetti, una notevole occasione per far conoscere al pubblico il primo Refice, le prime Messe e gli Episodi Evangelici.

La lirica Gl’Angelitte (L’Angioletto), che risale al 1948, è l’unica composta in dialetto frusinate in forma poetica, su testo di Alessio Di Sora (1889-1977) qui riportato per doveroso omaggio alla splendida terra di Ciociaria: 

Gl’Angelitte                                                                            L’angioletto                                                                        

Accuccurate come a ne conucce                              Accovacciato come un cagnolino

ne picciriglie scause, spugliate                                 un bambino scalzo, spogliato,

se scalla  cu glie fiate le manucce                            si scalda con il fiato le manine

ca pe le fridde se ce sò gelate!                                 che per il freddo gli si son gelate !

E’ sule senza pane, senza sole                                 E’ solo senza pane, senza sole

come a ne cellitte nfreddulite                                   come un uccellino infreddolito

doppo che s’è straccate dagli uole                           dopo che s’è stancato di volare  

 non trova cchiù la via degliu nite!                         non trova più la via del nido!

La mamma gl’ ha lasciate all’improvvise             La mamma l’ha lasciato all’improvviso

senza puterce dà manche nu bace;                        senza potergli dare neanche un bacio;

però gl’aspetta leste ‘n Paradise                            però l’aspetta presto in Paradiso

andò glie picciriglie stan ‘n pace!                         dove i bambini stanno in pace!

         

Oggi la diffusione dell’opera di Licinio Refice deve molto a suoi ‘devoti divulgatori’:
Giuseppe Marchetti (1931-2009) che ha dedicato al Nostro gli ultimi 30 anni della sua esistenza, Don Michele Colagiovanni, curatore dell’archivio/museo “Una stanza per Refice”, Giovanni Valle, ‘ambasciatore’ nel mondo del suo amato concittadino,  Aldo Conti, presidente della Pro Loco di Patrica, Adelaida Negri, soprano di fama internazionale, interprete di una “Refice Renassaince” a Buenos Aires e nel mondo e Mons.Valentino Miserachs Grau ‘successore’ di Refice alla direzione della Cappella Musicale Liberiana in Roma, nonché profondo conoscitore dell’opera del Maestro.

Dal canto mio segnalo l’onore dell’incontro con i ‘devoti divulgatori’ che ha consentito, negli anni, alcune importanti rappresentazioni di alcune opere di Licinio Refice nell’ambito della Rassegna “Ascolta la Ciociaria”:
prima esecuzione mondiale delle Tre Danze all’Antica (Frosinone, 18 dicembre 2009, IV edizione della Rassegna “Ascolta la Ciociaria”); prima esecuzione mondiale del Preludio Postumo (Canada-Università di London, 23 settembre 2011, VI edizione della Rassegna “Ascolta la Ciociaria”); prima esecuzione estera del brano In tenebris lux (Canada-Dante Club di Sarnia, 25 settembre 2011, VI edizione della Rassegna “Ascolta la Ciociaria”).

 

Martedì 30 settembre 2014 - ore 11.00
Ferentino - I.I.S. “Martino Filetico” Aula Magna

Laura Celletti, soprano - Giovanni Valle, pianoforte

Licinio Refice (1883-1954)

Lo so, Maria
Foglio d'album
La vita
Ad una nuvoletta

Berceuse
per pianoforte solo

Virgo dolorum
Gl'angelitte
Ombra di nube

Sarabanda
per pianoforte solo

Quis est homo
Peace at home

Fiore d'acanto

Gavotta
per pianoforte solo

È carovana immensa
Invocazione
Stornelli montani
Stornellata umbra