Duo Luca Pincini - Gilda Buttà

Duo Luca Pincini - Gilda Buttà

 

Il Duo formato dai bravissimi musicisti Luca Pincini (violoncello) e Gilda Buttà (pianoforte) esegue mirabilmente il brano Ricordanza scritto da Francesco Marino e a loro dedicato. A seguito dell'emozione della loro esecuzione i due interpreti hanno dichiarato:

 “Abbiamo sempre ammirato la poliedricità, determinazione e serietà di Francesco Marino nel suo impegno di musicista. Quando ci propose la prima esecuzione assoluta di “Ricordanza”, accettammo volentieri e con fiducia. Infatti, dal primo impatto con la partitura, trovammo un concentrato di contenuti ed una straordinaria fusione di elementi compositivi, dai richiami tradizionali all'apertura verso un linguaggio nuovo ed assolutamente originale. Soprattutto fummo impressionati dalla forte sottolineatura emotiva dei drammatici fatti di Nassiriya, ai quali fà riferimento il pezzo. Nella struggente tristezza, nel profondo raccoglimento patriottico, si sentivano aperture di speranza, date dall'esempio di chi è improvvisamente strappato alla vita, in questi casi martirizzato, per una causa che riguarda tutti noi. Per tutto ciò, affronteremo sempre con forte impegno le nostre interpretazioni di quest'opera, a noi dedicata ed a quelle vittime intitolata”.

                 Gilda Buttà, Luca Pincini 

 

Sul brano Ricordanza anche il critico musicale Luigi Fait rilascia una recensione:

 Dedicata agli esecutori Luca Pincini e Gilda Buttà (violoncello e pianoforte) e con un’unica didascalia (“Visionario”), Ricordanza si riallaccia tematicamente ai Caduti di Nassiriya. Lo stato d’animo del compositore è palese e il nostro ascolto assai tranquillo, anche se sulla carta questa potrebbe sembrare la più complessa delle pagine del cd. Vi si macinano dissonanze a piene mani, soprattutto sul pianoforte.  Sono impasti di note che la letteratura aveva sinora risparmiato al tastierista, sollecitato viceversa qui a superare le difficoltà di una diteggiatura tutta da escogitarsi, estranea infatti alle posture consone agli allenamenti d’ogni epoca: da Scarlatti a Beethoven, da Chopin a Rachmaninov, da Prokofiev a Boulez. In quest’impresa l’interprete è giocoforza obbligato alla scoperta di inedite diteggiature. Ci conforta che Gilda Buttà ne esca serenamente, anche se, abbracciata al violoncello di Luca Pincini, ella recita le rimembranze di Marino  con gli occhi e il cuore incollati ai lutti della guerra, tra visioni soprannaturali e concrete allucinazioni. Attraverso sussulti drammatici, nella Ricordanza ci si mostra la fotografia della cruda realtà vissuta dai nostri soldati in Iraq. Ci accorgiamo presto che Francesco Marino non è in definitiva un sognatore, bensì un musicista chino sul proprio diario ancor fresco d’inchiostro.
 

Luigi Fait