esecuzione della "Suite Francaise Op. 248" di Darius Milhaud

esecuzione della "Suite Francaise Op. 248" di Darius Milhaud

La Banda dell’Esercito Italiano, con la direzione di Fulvio Creux, ha eseguito la Suite Francaise Op. 248 di Darius Milhaud (1892-1974). Dopo gli studi al Conservatorio di Parigi Milhaud divenne tra i massimi compositori francesi del ‘900, ed è ricordato come uno dei componenti del “Gruppo dei Sei” con Louis-Edmond Durey (1888-1979), Marcelle-Germaine Tailleferre (1892-1983), Arthur Honegger (1892-1955), Francis Poulenc (1899-1963), Georges Auric (1899-1983). La Suite Française Op. 248 fu scritta nel 1944 in California, su invito dell’editore americano Leeds, per arricchire ulteriormente il repertorio delle Bande dei Colleges e delle Università americane. Edita nel 1944 dalla Leeds Music Corporation, la prima esecuzione ebbe luogo a New York il 13 giugno 1945 ad opera della Goldman Band. Composta da cinque tempi fa uso di uno stile che - senza nulla togliere alla modernità del linguaggio – aderisce alla musica di derivazione popolare, utilizzando sia temi preesistenti che temi creati “in stile” per la circostanza. Il lavoro ha un significato profondo: i genitori e molti amici di Milhaud (che era di origine ebrea) avevano perso la vita o erano stati deportati durante il conflitto mondiale; con esso l’autore vuole quindi rendere omaggio sia alla memoria dei caduti che a coloro che erano stati impegnati per la liberazione della sua patria. L’ordine dei singoli tempi corrisponde a quello in cui, dopo lo sbarco in Normandia, furono liberate le diverse regioni francesi da parte delle truppe alleate: Normandie (Animato), Bretagne (Lento), Ile- de-France (Vivo), Alsace-Lorraine (Lento), Provence (Animato). Dopo il successo avuto la Suite Française Op. 248 - in maniera contraria a quello che era avvenuto nella tradizione europea - fu trascritta per orchestra nell’estate del 1945 ed eseguita, nello stesso anno, dalla New York Philharmonic. L’opera è a tutt’oggi tra i brani più eseguiti del compositore francese.

Francesco Marino