il pianista Giovanni Valle esegue, in prima esecuzione mondiale, "Egloga" di Francesco Marino

il pianista Giovanni Valle esegue, in prima esecuzione mondiale, "Egloga" di Francesco Marino

La foto ritrae il pianista Giovanni Valle mentre interpreta, in prima esecuzione mondiale, il brano “Egloga” del compositore Francesco Marino. Il musicologo Cesare Marinacci effettua un’attenta analisi della composizione:

"Composizione che nasce dalla riflessione emotiva sulla Terza Egloga di Francesco Petrarca (1304-1374), dal titolo, Amor pastorius, ‘L’amore pastorale’. La lirica tratta il tema dell’amore, onnipresente nella produzione di Petrarca, descrivendo attraverso il colloquio tra Stupeo e Dafne, il suo infelice sentimento per l’amata Laura, e nello stesso tempo la sua simbiotica sublimazione attraverso la poesia. Francesco Marino sceglie uno stile arcaizzante caratterizzato, nei primi due brani di questa pagina tripartita, dalla nobile gravità di una decantata scrittura in ottave che si snoda polifonicamente. La prima sezione, nella tonalità di Re minore, presenta brevi sviluppi contrappuntistici ed incisi imitativi fondati su una micro-cellula, breve-lunga, che talvolta si condensa, talaltra si dilata conferendo al movimento un incedere solenne; il secondo brano, senza soluzione di continuità, e nella parallela tonalità di Re maggiore, propone invece una maggiore mobilità armonica ed un nuovo disegno, screziato dalle terzine, che procedendo per semifrasi si presenta in strutture sequenziali modulanti. Soavemente, ultima sezione, è il brano che particolarmente aderisce al carattere pastorale dell’Egloga di Petrarca; le due frasi di cui è composto vengono ritornellate manifestando, nella ripetizione, variazioni melodiche e cromatiche. Appare anche una condensazione degli elementi costitutivi come l’andamento terzinato che prende il sopravvento in una scrittura contrappuntistica accompagnata nelle voci interne dalla iniziale cellula ritmica, ora giambica ora trocaica; il tutto dunque sottilmente richiama un’antica scrittura metrica, sia letteraria che musicale, la quale ben si accorda al tessuto poetico d‘ispirazione".