manifestazione culturale "Apollo e Dioniso"

La preminenza presso i greci dei miti riguardanti la poesia e la musica, da quello di Apollo a quello di Dioniso, testimonia la funzione primaria che l’Arte musicale e quella poetica, entrambe annoverate tra le arti liberali, assolvevano nella società in una totale ed intima fusione.
Apollo, figlio prediletto di Zeus, impersonificava il Dio della luce, della bellezza, della verità, della musica e della poesia mentre Dioniso,  Dio del vino, della danza e del teatro, rivaleggiava con Marsia suonatore di aulos (strumento a fiato) adoperato per accompagnare il canto del Ditirambo (particolare forma poetica legata al culto dionisiaco). La sfida musicale tra Marsia e Dioniso, simboleggia l’antagonismo tra la componente apollinea della musica greca che è sinonimo di ordine e bellezza, e quella dionisiaca che rappresenta ebrezza, mito ed estasi.

La manifestazione culturale “Apollo e Dioniso” partendo da questi presupposti storici mira a focalizzare l’unione tra l’Arte musicale e quella poetica attraverso la lettura e l’esecuzione  di brani di  autori musicisti e poeti dell’area laziale, seguiti dell’esecuzione di un ciclo di Lieder per voce e pianoforte Op. 39  di Robert   Schumann  (1810-1856) su testi di  Joseph  Karl Benedikt von Eichendorff (1788-1857).

La manifestazione si svolgerà il 31 marzo 2007, presso la Villa Comunale di Frosinone, con la partecipazione del pianista Pasquale Lucia, del tenore Federico Spina e Patrizia Minatta come voce recitante. L'evento inizierà con l'esecuzione di Acroama da parte dell'autore Pasquale Lucia, brano scritto applicando complesse tecniche compositive. Successivamente Patrizia Minatta reciterà poesie del Prof. Amedeo di Sora tratte dalle raccolte "Corb/ellerie e sputi d'amore" (1981), "Dei silenzi gli echi" (1986), "Dis/amori" (1992), "Marosi" (1998), "I luoghi e l'anima" (2003). In queste poesie è centrale la coscienza della miseria sostanziale dell'inevitabile ritornare del tempo, del ciclo inesorabile del nascere e del morire, ovvero del nascere “per” morire". Al poeta dandy non resta, pertanto, che vivere la condizione dello “straniero partecipante” in un mondo che non gli appartiene se non come precario e sfuggente luogo di eventi inappaganti e di seducenti simulacri.

Segue l’esecuzione di Preludio Visionario, composto dal sottoscritto Francesco Marino, brano che utilizza l’incessante ed inesorabile fluire di un accompagnamento ostinato di figurazioni di crome, suggerendo all’ascoltatore un’atmosfera visionaria e funesta al cospetto di dissonanze e transizioni cromatiche; il contrappunto, il basso ostinato e le imitazioni, cioè tecniche compositive rinascimentali e barocche, viene collocato in una chiave stilistica e di linguaggio armonico squisitamente moderni con un recupero formale simile alla corrente neoclassica del primo Novecento.

Nella seconda parte il pianista Pasquale Lucia ed il tenore Federico Spina interpreteranno il ciclo completo dei dodici Liederkreis Op. 39 di Robert Schumann composti nel 1840 su testi di Joseph  Karl Benedikt von Eichendorff, il più rappresentativo poeta tedesco del cosiddetto secondo romanticismo, autore di liriche che giustamente vengono considerate tra le più interessanti della letteratura tedesca dopo quelle di Johann Wolfgang Goethe (1749-1832). Nei Lieder  Eichendorff  celebra la misteriosa armonia tra sentimenti e natura con una sintesi di tutto l’anelito romantico, il desiderio di una vita migliore o il rimpianto di una felicità perduta. Alcuni testi delle poesie musicate da Schumann nell’Op. 39 furono messi in musica anche da altri musicisti tedeschi come Johannes Brahms ( 1833-1897 ) e Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847 ).
Con la composizione dei  Lierderkreis Op. 39, Schumann scrive il primo vero e proprio ciclo di Lieder caratterizzato da una  struttura  equilibratissima che  si può notare dalla bipartizione  della raccolta che forma due blocchi da sei Lieder. Anche  il rapporto tra il canto e lo strumento si libera dal pensiero di “ melodia accompagnata ” per divenire un vero e proprio dialogo tra l’io e il mondo circostante o tra l’azione ed i pensieri; spesso la voce si perde nel timbro del pianoforte ed allo stesso modo lo strumento diviene prosecuzione quasi “ pensata dalla voce ”.
 L'incontro di poesia-musica di “Apollo e Dioniso” terminerà con la lettura di Patrizia Minatta di alcune poesie di  Eichendorff, musicate da Schumann nei Liederkreis Op. 39.
Tra queste In terra straniera, Dialogo silvestre, Notte di luna, Bei luoghi stranieri, Crepuscolo, Notte di primavera.  

 

Direttore artistico M° Francesco Marino