Ondrej Kabrna mentre esegue "Sogno" del compositore Francesco Marino

Ondrej Kabrna mentre esegue "Sogno" del compositore Francesco Marino

Il sodalizio culturale con il Conservatorio di Musica “Jaroslav Jezek” di Praga, universalmente apprezzato come uno degli istituti musicali più prestigiosi d’Europa, ha consentito i concerti presso il Conservatorio di Musica “Jana Deyla” di Praga, con il pianista italiano Gesualgo Coggi, e l’evento di Atina con il pianista ceco Ondřej Kabrna che nella cittadina frusinate ha effettuato un concerto jazz con numerosi brani tra cui Sogno e Valzer delle rose  del compositore Francesco Marino. Il critico musicale Luigi Fait analizza la composizione Sogno: 

Francesco Marino è un maestro che crede nei valori dello spirito e che ha bisogno di condividere con la gente le proprie aspirazioni e meditazioni e riflessioni e dubbi e sogni. Sogno si chiama appunto il brano colmo di melodia, ora nelle mani del pianista Giovanni Valle. Sono battute intrise di romantica mestizia e che potrebbero anche intitolarsi Perché?, ricollegandosi dunque a due celebri capolavori schumanniani: Träumerei (Sogno) e Warum? (Perché?). In sol minore, con sapide dissonanze e continue modulazioni, la pagina, ritmicamente inquieta tra i 4/4, i 3/4 e i 2/4, non si conclude sopra uno scontato accordo di tonica, bensì su una timida “sensibile” (un “fa diesis” centrale): quasi punto interrogativo oppure lirico richiamo alla “sola… perduta… abbandonata” della pucciniana Manon”.

Luigi Fait